Gli ultras del Frosinone ricordano Benedetta Quadrozzi

Morire a 18 anni è terribile e lo è ancor di più se accade si sta facendo sport. E’ purtoppo quanto accaduto a Benedetta Quadrozzi, 18enne, originaria di Alatri e residente a Frosinone.
La ragazza, mentre stava giocando su un campo da tennis del capoluogo ciociaro, si è improvvisamente accasciata al suo, subito soccorsa dal suo allenatore, che le ha praticato un massaggio.
Trasporta prima all’ospedale Spaziani di Frosinone e poi trasferita a Roma, è purtroppo deceduta.
I genitori hanno donato i suoi organi che consentiranno di vivere ad altre persone.
Ieri, durante il primo tempo della parita Frosinone-Cagliari, la curva nord, cuore del tifo gialloazzurro, ha voluto ricordare Benedetta e per alcuni minuti è stato issato ed esposto un striscione che riportava: “NON PUO’ FINIRE COSI’, UNA VITA APPENA INIZIATA. CIAO BENDETTA. SARAI SEMPRE RICORDATA!”
Un gesto nobile quello manifestato dagli ultras del Frosinone, dove i tifosi in genere rappresentano la parta sana del calcio, anche, troppo spesso ciò non viene affatto considerato.