Fieracavalli: le finali dell’Italian Champions Tour 2021

Photo Credits : Marco Proli
La lunga cavalcata dell’Italian Champions Tour, iniziata nel maggio scorso con il Master Event disputato nello splendido scenario di piazza di Siena a Roma, in occasione dell’88° CSIO, si è conclusa, con il Final Event a Verona, nel corso di Fieracavalli.
La prima edizione dell’ICT, ideata Riccardo Boricchi e supportata da Fieracavalli e dalla Regione Siciliana, ha attraversato tutta la penisola, coinvolgendo anche la Sicilia e la Sardegna.
Nella finale a squadre della categoria Gentlemen Riders presented by Regione Siciliana Assessorato Sport e Turismo (cat. mista, h. 1,20) si è imposto il team Goldspan, capitanato da Danilo Spagnoli, grazie al doppio netto realizzato dal 26enne Alberto Graziani (Indor GP) e dal 47enne Giulio Carpigiani (Athinia).
«Abbiamo vinto tutte le gare disputate qui a Verona – il commento di Graziani – e quindi possiamo ben dire che il successo in questa finale è stato meritato». «C’è voluto il barrage, per spuntarla – le parole di Carpigiani – ma alla fine ce l’abbiamo fatta comunque».
Sui gradini più bassi del podio il team Under 20 Scuderia 1918 KEP Italia (0 pen.), composto da Giada Sonzogni (Carlita) e Eleonora Izzo (Secret Passion D.C.) e l’Intermodal Jumping Team (0 pen.), che ha schierato Giorgio Fiorini (Rimmellina) e Filippo Cinelli (Scendro 2 v/d Hunters).
Nella finale della categoria Sport presented by Regione Siciliana Assessorato Sport e Turismo (cat. mista, h. 1,45) la vittoria è andata a Cavalleria Toscana RG Team (0 pen.) con Emanuele Gaudiano (Crack Balou) e Roberto Previtali (Bellyne de Beauval). Al seondo posto Goldspan (0 pen.) con Riccardo Pisani (Seronera) e Paolo Paini (Ten Ten), al terzo per AB Jumping (4 pen.) con Alice Bertoli (Bolscoi di Vallerano) e Antonio Campanelli (Cornet Rouge).
In entrambe le finali hanno partecipato le cinque squadre meglio classificate nelle gare di qualificazione.
La prima edizione dell’Italian Champions Tour si è indubbiamente rivelata un successo, nonostante all’inizio si sia svolta in assenza di pubblico, causa le normative anti covid in atto in quel periodo. Lo sport equestre ha fatto tappa in località fuori dal grande circuito nazionale. Un modo che è servito anche a contribuire alla riscoperta del cavallo e a dare ulteriore impulso al turismo equestre.
Neanche il tempo di spegnere i riflettori sulla prima edizione dell’International Champions Tour che Riccardo Boricchi ed i suoi collaboratori hanno già iniziato a gettare le basi per l’edizione 2022.