Una Lazio bella e concreta batte la Salernitana 3-0
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Una Lazio bella e nello stesso tempo concreta batte la Salernitana 3-0. Il match contro la squadra campana, che nel turno precedente aveva rischiato di imporre il pari al Napoli, ha visto la Lazio continuare a mettere in mostra le idee di calcio concepite da Sarri. In particolare, ma non solo dalla partita contro la Salernitana, si è visto giocare Luis Alberto nella posizione indicata dal mister toscano. Lo spagnolo corre, si sacrifica anche in fase difensiva e segna. Anche contro i campani Luis Alberto svolto molto bene entrambe le fasi ed ha sugellato la sua partita con un tiro che equivale ad un colpo di biliardo, che è valsa la terza rete.
Sarri con lo spagnolo aveva visto giusto e Luis Alberto, dopo qualche remora iniziale, si è convinto del ruolo ed i risultati gli stanno dando ragione.
Tutta la squadra ha fornito una bella prestazione, non risentendo, dal punto di vista fisico, del match di Europa League disputato neanche tre giorni prima.
Ottima la difesa, che ha chiuso bene sugli attaccanti granata, tra i quali un certo Ribery che, nonostante l’età anche contro la Lazio ha giocato una buona partita, colpendo anche un palo.
Il segreto di questa Lazio è Cataldi. Il centrocampista biancoceleste, anche lui convinto delle potenzialtà da Sarri, è il vero equilibratore della squadra. Disegna le geometrie, fa girare bene il pallone, chiama il pressing. Un giocatore ritrovato ed in parte sconsciuto fino ad ora, visto che queste qualità le aveva messe in mostra in passato solo raramente. Ora è diventato imprescindibile.
In avanti non ci sono aggettivi per Immobile e Pedro. Ricordiamo ancora le critiche all’ex pallone d’oro, in particolare quella dove alcuni sapientoni affermavano che “non era adatto al 4-3-3”, che in nazionale non segna mai, ecc.. Anche su Pedro, che nella sua carriera ha vinto tutto a livello di club e di nazionale si diceva che era finito, tanto che un “grande scienziato del calcio”, che nel suo blasone vanta tre esoneri nelle ultime tre avventure calcistiche, lo aveva messo ai margini, naturalmente con l’occhio “lungo” della società. Purtroppo per loro Immobile ha raggiunto “solo” 161 reti in maglia biancoceleste mentre Pedro “purtroppo” non ha smesso di segnare, anzi continua.
