Reti bianche tra Frosinone e Reggiana. Il cambio di allenatore dei gialloazzurri lascia intatti i problemi
0
0
Dopo circa una decina di giorni di lavoro di Grosso sulla panchina del Frosinone era impensabile vedere cambiamenti importanti nel gioco gialloazzurro, ma alla fine l’unica cosa che si è perpetuata è l’inconsistenza dell’attacco. Stupisce la scelta dell’allenatore di impiegare al centro del tridente offensivo Iemmello al posto di Novakociv, visto che l’americano, statistiche alla mano, è l’autore di un quarto dei gol totali segnati dal Frosinone. Averlo risparmiato in vista della sfida dell’Arechi di lunedì sarebbe stato un grosso errore. La partita più abbordabile era quella di oggi, contro una possibile concorrente per la salvezza.
Se qualcuno ancora continua a parlare di possibile accesso ai playoff, anche se distano sei punti, manca di rispetto ai tifosi e nasconde la testa sotto lo zerbino. Tra il ChievoVerona ottavo ed il Frosinone ci sono quattro squadre, alcune delle quali stanno andando forte. La verità è un’altra, bisogna guardarsi le spalle. La squadra non è abituata a lottare per non retrocedere. Si raggiunga quanto prima la quota salvezza.
Il comun denominatore che lega con un ipotetico filo di continuità i due ex campioni del mondo del 2006 che si sono alternati sulla panchina dei ciociari è la sterilità dell’attacco. Oggi Iemmello è stato assente ingustificato e nell’unica occasione da gol capitatagli di testa, non ha neanche centrato la porta, nonostante fosse completamente solo al momento dello stacco.
La classifica dice che oggi il Frosinone ha preso un punto in classifica, ma ne ha persi due sul Cosenza, quintultimo. Forse peggio dei canarini al momento c’è solo il Pordenone che con una serie prolungata di risultati negativi dalla zona palyoff sta sprofondando verso la zona rossa della classifica.
Lunedì si va Salerno, speriamo bene.
