Il Frosinone annuncia il nuovo tecnico: è Fabio Grosso

Alla fine la montagna ha partorito il topolino. E’ Fabio Grosso il nuovo allenatore del Frosinone con un contratto fino a giugno. La squadra passa di mano da un campione del mondo ad un altro. Nesta e Grosso sono stati compagni di nazionale ed entrambi erano tra i 23 azzurri che nel 2006 hanno conquistato la coppa del mondo ai mondiali in Germania.
Dal comunicato della società si evince che Grosso, inseme al vice allenatore Stefano Morrone ed al collaboratore tecnico e match analyst Mattia Biso, hanno firmato un contratto fino al prossimo mese di giugno. Sono stati invece confermati nello staff tecnico l’allenatore portieri Vincenzo Benvenuto ed i preparatori atletici Francesco Vaccariello e Gianluca Capogna.
Chi è Fabio Grosso
Nato a Roma il 28 novembre 1977 è stato un buon calciatore, il classico terzino sinistro mancino o all’occorrenza quinto di sinistra in un centrocampo a cinque. Il punto più alto della sua carriera Grosso lo raggiunge nel grande mondiale disputato nel 2006. Partito come riserva divenne titolare inamovibile. Nei minuti di recupero degli ottavi di finale contro l’Australia si procurò un rigore contro l’Australia, poi segnato da Totti. Gol che permise all’Italia di passare il turno, con gli azzurri che giocarono quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica.
Nella semifinale contro la Germania segnò il gol che sbloccò la partita ad un minuto dal termine dei tempi supplementari. Infine nella finale del 9 luglio Grosso entrò nella storia del calcio italiano per aver realizzato il quinto, ultimo e decisivo rigore, che chiuse la partita sul punteggio di 5-3 d.c.r. è consegnò all’Italia il quarto titolo mondiale.
Carriera da calciatore
Ha giocato tre stagioni nel Perugia, tre nel Palermo, una nell’Inter, dove ha vinto la Coppa Italia, poi due anni nell’Olympic Lione e tre nella Juventus. In totale 283 partite da peofessionista, segnando 16 gol. In nazionale vanta 50 presente e 5 gol.
Carriera da allenatore
La carriera da allenatore non è stata brillante come quella da giocatore, anzi praticamente l’opposto. Dopo il corso a Coverciano e le prime esperienze nella primavera della Juventus, dove nel 2016 vince il Torneo di Viareggio, Grosso, nel 2017 approda sulla panchina del Bari, in Serie B. Chiude la stagione con i galletti al sesto posto finale, partecipa ai play-off ma il Bari viene eliminato nel primo turno dal Cittadella dopo un pari, per peggiore piazzamento nella stagione regolare. A fine stagione rescinde il contratto con la società biancorossa, che poi fallirà.
Inizia la stagione 2018, sempre in serie B, sulla panchina del Verona. Il 1º maggio 2019, viene esonerato dopo la sconfitta per 2-3 subita in casa con il Livorno e con la squadra al limite della zona play-off. Gli subentraAglietti che riesce a porta gli scalieri in Serie A. A novembre viene nominato allenatore del Brescia, in Serie A, in sostituzione dell’esonerato Eugenio Corini. Esperienza che però dura solo 3 partite, tutte perse, al termine delle quali la dirigenza delle Rondinelle lo solleva dall’incarico richiamando lo stesso Corini.
Nel 2020 affronta una esperienza in Svizzera alla guida del Sion. Ma anche qui la sua avventua finisce anzitempo in quanto esonerato con la squadra penultima in classifica.
Quali obiettivi per il Frosinone?
Speriamo e ci auguriamo che i risutanti di Grosso sulla panchina del Frosinone siano diamentralmente opposti rispetto quelli maturati fino ad ora nella sua carriera, altrimenti vorrebbe dire essere caduti dalla padella alla brace.
Sarebbe ora per Grosso di farsi ricordare positivamente anche per la sua esperienza in panchina e non solo per lo storico rigore segnato contro la Francia. Magari cominciando proprio da Frosinone.
Presidente Stirpe, Direttore Angelozzi, sbrigiamoci ad arrivare prima possibile alla quota salvezza per archiviare questo campionato e rifondare la squadra.