Il Frosinone ha esonerato Nesta. Ma le colpe non sono solo le sue.

Con una conferenza stampa tenutasi in tarda mattinata dal presidente Stirpe, il Frosinone ha comunicato l’esonero del tecnico Alessandro Nesta. Una decisione che era nell’aria da alcune settimane ma che è stata presa solo dopo la pesante sconfitta casalinga di sabato con il Lecce.
Le piste più calde portano a Bucchi, favorito su Andreazzoli (ancora sotto contratto) e Stramaccioni. Ci auguriamo che le possibilità di vedere Stramaccioni in panchina siano pari zero, altrimenti sarebbe un passo indietro.
Come solito in queste situazioni a pagare è sempre l’allenatore. Soluzione più facile e naturalmente più popolare. Ma le colpe, in questo caso, non solo da addossare esclusivamente a Nesta. Che colpa ha un allenatore se i suoi attaccanti si mangiano gol praticamente fatti a porta vuota? La squdra, almeno dall’esterno, è sembrata con l’allenatore e dal punto da vista fisico non è parsa avere problemi.
I problemi, oltre al covid, sono nati quando Nesta è stato costretto ad obbedire alla volontà societaria di non far giocare Dionisi. Ancora nessuno nello staff dirigenziale si è pronunciato su quanto effettivamente successo e purtroppo credo mai lo faranno. Se la decisione era quella di mandare via Dionisi, e ci può anche stare ed è rispettabilissima, anche se non sono note cause e motivi, perchè privarsi dal giocatore fino alla cessione? A molti è sembrato un atteggiamento tafaziano dove il principio di tenere il punto è andato contro gli interessi della squadra, vista la penuria di accattanti sorta nel frangente. A cosa è valso il dover utilizzare giocatori in attacco fuori ruolo (vedasi Tribuzzi)?
Dalla campagna acquisti di gennaio ci sono stati giocatori come Millico di cui si ricordano solo la foto e le roboanti parole dette in sede di presentazione. Alla fine il problema dell’attacco sterile è rimasto inalterato, anzi forse si è acuito.
Anche Nesta ha commesso degli errori equesto è indubbio. Il più grande è stato quello di non aver proseguito sulla strada del 4-3-1-2, cosi come preannunciato alla prima conferenza tenuta al centro sportivo di Ferentino. L’aver cambiato spesso modulo poi è stato più un segnale di debolezza che di forza. Le grandi squadre quando decidono di giocare con un modulo vanno avanti su quella strada. Le migliori partite o spezzoni di esse sono state quelle giocate nei match di ritorno dei playoff della scorsa stagione, quando Nesta decise, con successo, di affidarsi al suo modulo. Come mai la squadra si eprime al meglio solo quando è con l’acqua alla gola?
Il Presidente Stirpe, che in 18 anni ha esonerato solo 6 allenatori, ha ringraziato Nesta per il lavoro svolto (lo staff al momento resta visto che al vice Rubinacci è stata affidata la momentanea conduzione della squadra). Stirpe ha ammesso che l’ex tecnico “non ha mai potuto applicare il suo sistema di gioco perché non c’era la disponibilità dei giocatori ad attuarlo oppure diciamo che c’era una inadeguatezza in caratteristiche di taluni per poter replicare certi schemi o meccanismi di funzionamento”. Il patron del Frosinone ha infine annunciato che da domenica prossima la squadra andrà in ritiro a tempo indeterminato “fino a quando il Frosinone non riuscirà ad uscire dal campo in un modo dignitoso e quindi i risultati non determineranno il contrario“.
Grazie mister e buona fortuna.