Sei Nazioni 2021: Scozia-Italia 52-10. Continua il disastro azzurro
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32 sconfitte nelle altrattante ultime partite del Torneo Sei Nazioni. Nell’edizione 2021 l’Italia ha subito ben 239 punti, segnandone appena 55. Il peggiore score dal 2000 quanto l’Italia è stata chiamata a fare parte del torneo. Nei cinque incontri disputati quest’anno non c’è stata mai una partita durante la quale gli azzurri hanno cercato di lottare per la vittoria. Sempre divari molto ampi sin dai primi tempi.
Quest’anno si è notata anche molta indisciplina visti i numerosi cartelli gialli sventolati in faccia agli azzurri. Solo nel match oggi ben tre. Già la differenza tecnica con le altre cinque squadre del torneo è notevole poi se per alcuni tratti si gioca in quattordici allora stare almeno in partita (non cercare di vincere) è impossibile.
Inutile parlare del match perso per 52 a 10 contro la Scozia al Murrayfield di Edinburgo. La partita dell’Italia è durata la bellezza dei primi cinque, che sono serviti per portare in meta il capitano Luca Bigi. Poi il nulla o quasi.
E’ l’11° cucchiaio di legno “conquistato” dall’Italia dal 2000 ad oggi, un record davvero poco invidiabile.
Dopo una settimana dalla sua elezione il neo presidente della FIR Marzio Innocenti ha già dato un primo segnale: l’avvicendamento alla guida del settore tecnicio con Daniele Pacini che ha preso il posto, sia pure ad interim, di Franco Ascione.
In estate è prevista una turnee in Nuova Zelanda, già pianificata da tempo ed anche qui e facile prevedere che saranno dolori.
A questo punto le scelte sono due. Cambiare totalmente lo staff tecnico degli azzurri, con i relativi problemi di assestamento, o effettuare cambi o innesti solo in alcuni settori, che sarebbe la strada meno traumatica.
Di certo qualcosa la Federazione dovrà per forza fare, tanto peggio di cosi non si può.
