A Roma e Napoli la mostra “Con cura, Con amore, Con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”

L’hub vaccinale sito all’interno dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, ospita la mostra “Con Cura, Con Amore, Con Rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”.
Realizzata dal Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, in collaborazione con l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma, con il patrocinio della ASL Roma1 di ACOSI, Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani, comprende i più antichi ospedali italiani, tra cui l’Ospedale Santo Spirito in Sassia.
La mostra nasce dall’idea di migliorare la consapevolezza di chi, con coscienza civica, aderisce alla vaccinazione per tutelare sé stesso e gli altri perché la storia insegna che nei secoli ogni pandemia è stata controllata e vinta rimanendo uniti, mettendo in campo tutte le risorse disponibili della ricerca, dell’assistenza e della solidarietà.
L’esposizione è composta da trenta pannelli che raccontano la storia dei vaccini.
La mostra illustra la grande storia e l’impegno sociale che c’è dietro la somministrazione di un vaccino, come affermato dal direttore del Museo di Storia Sanitaria e Storia della Medicina di Napoli, prof. Gennaro Rispoli.
All’interno della mostra è presente anche un approfondimento sulla storia della vaccinazione nello Stato Pontificio. Una storia che mostra la grande sensibilità e attenzione che i papi, da Pio VII fino a Pio IX, hanno riservato alla vaccinazione come forma di prevenzione sanitaria di massa incentivandone la diffusione. Lo stesso Papa Francesco si è espresso nettamente in favore della campagna vaccinale attualmente in corso, dichiarando più volte che il vaccino è un’opzione etica, un gesto di prevenzione che eticamente e doverosamente ciascuno deve riservare a sé stesso e agli altri, perché il principio della solidarietà e della carità afferma che nessuno si salva da solo.
Un analogo percorso didattico è stato allestito, in collaborazione con l’ASL Napoli1 Centro, fortemente voluta dal direttore Ciro Verdoliva, nel punto vaccinale inaugurato a Napoli il 7 gennaio scorso, negli spazi della Mostra d’Oltremare. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la coscienza civica del cittadino che aderisce alla vaccinazione per tutelare sé stesso e gli altri.
La storia della vaccinazione è strettamente correlata a quella delle epidemie. Queste sono state controllate e debellate, grazie al connubio di tutte le risorse disponibili della ricerca, dell’assistenza e della solidarietà, e con l’adesione unitaria al programma vaccinale.
I trenta pannelli raccontano la storia dei vaccini. Una storia scientifica, ma anche romantica, che narra il percorso tortuoso, ma salvifico, dalla sperimentazione antivaiolosa di Jenner nel 1798 all’utilizzo sistematico nelle epidemie più recenti, dall’Ebola al Covid-19. L’impegno sociale che sottende alla somministrazione del vaccino si coniuga con l’impegno scientifico-culturale-divulgativo del Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina di Napoli.
L’allestimento napoletano include anche la storia della vaccinazione antivaiolosa nel Regno di Napoli nel primo decennio del XIX secolo e quella contro il colera, dall’epidemia ottocentesca a quella più recente del 1973.
Foto Antonio Niccoli