Agnelli-Conte: c’eravamo tanto amati. Ora si odiano

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Agnelli-Conte: c'eravamo tanto amati. Ora si odiano
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Era maggio 2011 quando Andrea Agnelli, presidente della Juventus, chiama Antonio Conte sulla panchina dei bianconeri. Dopo calciopoli, c’era bisogno di una guida forte per poter tornare al vertice del Campionato.

Una scelta azzecca e vincente. Conte, da allenatore della Juventus, ha ottenuto tanti grandi successi battendo diversi record. In tre stagioni ha vinto tre scudetti, dei quali il primo senza aver mai perso una partita per tutto il Campionato e il terzo con il maggior numero di punti mai raggiunti, ben 102. Una Supercoppa italiana, senza contare una finale di Coppa Italia, una semifinale di Europa League e un quarto di finale di Champions.

Altri tempi. Il rapporto tra presidente e tecnico da allora è via via sceso ai minimi termini, fino a raggiungere, ieri sera, il punto più basso. Ieri sera si è consumato l’ennesimo capitolo di un rapporto decisamente naufragato ormai da anni, dopo l’idillio che diede l’avvio al ciclo d’oro della Juventus.

Durante la semifinale di ritorno, che è valsa la qualificazione in finale per la Juventus e l’ennesima eliminazione dell’Inter quest’anno da una competizione, Conte ha più volte platealmente protestato. Al tecnico interista non sono piaciuti alcuni episodi arbitrali come il rigore non assegnato a Lautaro, ma soprattutto il giallo sventolato a Darmian. Durante queste esternazioni verbali Conte ha ricevuto critiche dalla panchina bianconera, venendo anche ripreso da Bonucci. La ulteriori critiche sono piovute su Conte dalla dirigente bianconera che era in tribuna.

Al termine del primo tempo il tecnico salentino ha continuato la sua sceneggiata mostrando il dito medio verso la sua ex squadra.

Al triplice fischio la reazione rabbiosa dello stesso Agnelli che correndo verso il basso della tribuna pare abbia apostrofato il tecnico dell’Inter con parole pesanti.

Nel post partita, infine, Conte, è tornato sugli episodi chiedendo educazione e rispetto (principi che oltre ad essere giustamente pretesi vanno anche corrisposti).

Brutti episodi quelli accaduti ieri sera all’Allianz Stadium da entrambe le parti che devono essere condannati con fermezza.

Conte sempre più spesso pare perdere la pazienza, basti pensare a quando accaduto durante Udinese Inter con l’arbitro Maresca. Andrea Agnelli non è in alcun  modo paragonabile a suo Gianni, esempio di stile, una peculiarità che pare ultimamente si sia persa alla Continassa.

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