Ippodromo delle Capannelle: continua l’agonia

Fino a pochi anni fa l’Ippodromo delle Capannelle era uno dei fori all’occhiello del settore ippico della Capitale e non solo. Negli ultimi anni il decadimento ha subito una accelerazione.
Il contratto con la società Hippogruop che gestisce l’ippodromo è scaduto da quattro anni.
Le trattative che il Comune di Roma, nella persona dell’ex assessore allo sport Frongia, ha tenuto in piedi con la vecchia gestione per cercare di limitare la crisi occupazionale nell’ippodromo non hanno portato a nulla.
Ad oggi non è stato ancora emesso un bando per la nuova assegnazione.
Sul finire del 2019, ci fu una interruzione delle corse a cui seguirono diverse manifestazioni con la partecipazione degli addetti all’ippodromo e agli allevatori. In una di questa manifestazioni presso il Campidoglio, una persona si cosparse il corpo con liquido infiammabile e si dette fuoco. Solo per il pronto intervento di un poliziotto in servizio, venne evitato il paggio.
Purtroppo le trattative non hanno dati frutti. In seguito l’attività è ripresa per poi rifermarsi durante il periodo di lookdown.
Superato tale periodo, le corse sono nuovamente riprese ma solo con “convegno a porte chiuse”. In autunno, con i vari DPCM emanati, è stato nuovamente bloccato il mondo delle scommesse in presenza.
L’ippodromo nel corso di questi anni continua lenta ed inesorabile decadenza. Strutture fatiscenti e nomadi che si sono “appropriati” di alcune aree.
Sullo stato dell’ippodromo di Capannelle è intervenuto oggi con un comunicato Pietrangelo Massaro, Vice Coordinatore di Forza Italia di Roma.
“L’ippodromo delle Capannelle – dichiara Massaro – l’impianto sportivo più grande d’Europa, presenta serie criticità in termini di manutenzione, agibilità e sicurezza, ma sembra che la Raggi e la sua giunta non abbiano ancora compreso la gravità della situazione, ai danni di tutto il comparto dell’ippica nella Capitale”.
“La struttura si caratterizza in particolare per scuderie fatiscenti, piste di allenamento rese inagibili dalla presenza di nomadi, controlli all’ingresso poco efficaci, come dimostrato dalla vicenda delle settanta persone sorprese dalla Polizia la scorsa settimana mentre, all’interno del ristorante dell’ippodromo, scommettevano su una corsa clandestina”
“Considerato che si tratta di una realtà di grande prestigio per la nostra città – prosegue Massaro – sotto il profilo sportivo, economico e sociale, e dal momento che i lavoratori e gli utenti dovrebbero essere messi nelle condizioni di fruire di una struttura adeguata e sicura, troviamo inspiegabile la circostanza che, nonostante il contratto sia scaduto da più di quattro anni, non ci sia ancora neanche l’ombra di un nuovo bando di assegnazione dell’impianto”.
“Chiediamo pertanto – conclude Massaro – che venga convocato al più presto un consiglio straordinario di Roma Capitale sul tema, al fine di impegnare l’attuale amministrazione ad adottare al più presto tutti i provvedimenti necessari a rilanciare quello che potrebbe, e dovrebbe essere, un fiore all’occhiello per il mondo dell’ippica e dello sport, a livello nazionale ed internazionale”.
Visto il tempo passato e l’incuria in cui versa l’ippodromo sarebbe quasi ora che venga trovata una soluzione affinché Capannelle risorga ai fasti di un tempo.
Il fatto accaduto la scorsa settimana con l’utilizzo del ristorante che doveva essere chiuso in base alle normative anticovid e i “commensali che stavano dando vita a scommesse clandestine, fortunatamente tutto interrotto dal blitz degli agenti del Commissariato Romanina. L’espressione di alcuni “cavallari”, “stanno arrivando le guardie, sbrigateve c’è n’esercito de guardie”, ha riporto alla mente alcune scene del film “Febbre da Cavallo”.