Il CDM approva il decreto sulla autonomia del Coni. A Tokyo con il tricolore

Nell’ultimo consiglio dei ministri tenutosi questa mattina, nel corso del quale il Premier Conte ha comunicato ai ministri la decisione di recarsi al Quirinale per presentare le dimissioni, è stato approvato il decreto sull’autonomia del Coni.
Un provvedimento in extremis che salva l’Italia dalle sanzioni del CIO che, secondo quanto si vociferava in questi giorni, sarebbero consistite nella sospensione del Comitato Olimpico Italiano. Una sospensione avrebbe impedito agli atleti azzurri che andranno alle Olimpiadi di Tokyo di sfilare e con i vessilli olimpici anziché quelli dell’Italia.
Argomento trattato in precedenza su questa testata nell’articolo Dopo le sanzioni del CIO alla Bielorussia ora è a rischio anche l’Italia.
Ora il Coni riacquista la sua indipendenza, prevista dal CIO. Tra i primi a rilasciare dichiarazioni “di felicità” è stato proprio il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, appena appresa la notizia da Malagò.
Il compomesso
Alla fine il decreto emanato è stato un compromesso tra le richieste del CONI e quanto precedentemente previsto nella riforma stilata nel 2018 dall’allora sottosegretario con delega alla sport Giorgietti, proprio per non demolirla.
Il contenuto decreto
Il Coni riavrà 165 dipendenti, di cui 10 figure dirigenziali e i centri di preparazione olimpica di Formia e di Tirrenia, la villetta del Foro Italico e il CPO dell’Acqua Acetosa. Malagò dovrà rinunciare alla creazione di una nuova Spa in capo al Coni e a diverso personale.
Anche Sport e Salute (già Coni Servizi) alla fine si è dichiarata soddisfatta per il provvedimento emanato “che ha scongiurato il rischio di una duplicazione con una nuova Spa del Coni, che avrebbe fatto lievitare i costi pubblici”.
La SPA ha mantenuto la competenza sul territorio, gli asset del Foro Italico e dell’Olimpico, la gestione dei contributi alle federazioni e il registro delle società sportive su delega del dipartimento sport.
Piena soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli.