Gravi i danni riportati nello scafo di American Magic
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Il giorno dopo il pauroso incidente occorso ad American Magic si passa alla conta dei danni. Il più grave è una falla di circa un metro nello scafo, senza contare i problemi che l’acqua ha creato alla parte elettrica ed elettronica.
Riparare in quattro giorni lo scafo pare impresa impossibile per il team americano. Le ipotesi al momento sono due. Regatare nel prossimo week-end con la seconda barca, meno performante oppure lasciare gareggiare solo Luna Rossa e Ineos e ripresentarsi alle semifinali con le riparazioni effettuate? Vedremo.
Le cause che hanno portato al ribaltamento di American Magic emergo dall’audio delle comunicazioni tra il timoniere Dean Barker ed i tattico Paul Goodison. Quest’ultimo aveva avvertito che la manovra ipotizzata dal timoniere era ad alto rischio con una raffica in arrivo alla boa di sinistra, ma Barker ha deciso di farla comunque ed alla fine è successo il patatrac.
Nel ricadere in acqua dopo la terribile impennata, è probabile che qualcosa che era fissato all’interno abbia ceduto andando a spingere sullo scafo sfondandolo. Le ipotesi parlano di una pesante centralina o di un pacco batterie.
Questo spiega come in pochissimo tempo American Magic ha iniziato ad inabissarsi e solo l’intervento tempestivo dei soccorsi con le pompe idrovore e anche delle barche appoggio abbia impedito che lo scafo affondasse.
Con un comunicato il team americano ha ringraziato non solo i soccorritori ufficiali, ma anche i consorzi avversari che hanno inviato subito sul posto le proprie barche appoggio per dare una mano a scongiurare il vero affondamento.
La “legge del mare” ha portato davvero tutti ad andare in soccorso degli americani, un gesto di fair play che difficilmente si vede in altri sport.
