Come un derby può cambiare tutto. Alla faccia dell’equilibrio

Il derby a Roma è un “evento” del tutto particolare. Dura 365 giorni l’anno, sfottò a più non posso. Il derby può cambiare anche una stagione o almeno la fa vedere in modo diverso.
Prima del 15 gennaio, la Roma era terza in classifica, aveva mire da Champions League ed anche oltre. Dopo le iniziali titubanze della nuova proprietà su Fonseca, i risultati ottenuti dal portoghese lo avevo saldamente ancorato alla panchina giallorossa. L’euforia la faceva da padrona.
Nel campo biancoceleste invece c’erano parecchi malumori. La qualificazione agli ottavi di Champions sembrava un evento appartenente a chissà quanti anni fa. La posizione di classifica ed il ritardo accumulato dalle prime quattro, frutto anche delle sconfitte interne patite contro Udinese, Hellas Verona ed alcuni pareggi esterni contro Benevento e Genoa, l’insufficiente rendimento di alcuni calciatori (Muriqi e Strakosha), i dubbi sul rinnovo del contratto ad Inzaghi, avevano creato alcuni malumori nelle tifoseria.
Le due squadre, pertanto, giungevano al derby in condizioni differenti, con la Roma in uno stato complessivamente migliore.
Nei 90′ minuti giocati la Lazio ha letteralmente asfaltato la Roma.
Dal fischio finale gli umori si sono completamente ribaltati.
Fonseca è ritornato nuovamente in discussione. Alcuni giocatori giallorossi non sono considerati all’altezza.
In casa Lazio Inzaghi è tornato ad essere insostituibile, la rosa, in particolare i rincalzi messi prima in discussione, come d’incanto, è tornata ad essere all’altezza.
Equilibrio, parola sconosciuta nella tifoseria delle squadre romane. Da sempre eccessi in un senso o nell’altro.
Siamo certi che questa situazione potrà nuovamente cambiare alla luce di nuovi successi o insuccessi.