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Il presepe napoletano, antica origine della città partenopea, nata nel lontano ‘500, era inizialmente una semplice rappresentazione della Natività poi a partire dal ‘600 comincia ad allargarsi assumendo una forma simile a quella che oggi conosciamo ,con scene di vita della quotidianità dell’epoca. Nel ‘700 questa antica usanza si affina sempre di più diventando rappresentazione tradizionale tramandata fino ai giorni nostri. Il presepe napoletano con Carlo III di Borbone allarga i suoi orizzonti, perfezionando sempre di più la costruzione delle scene che diventano curate nei minimi dettagli. Tra i presepi più celebri va ricordato quello di Cuciniello della fine del XIX secolo ed esposto oggi al museo di San Martino. San Gregorio Armeno, immagine viva del popolo napoletano, una stradina nel cuore di Napoli rappresenta tappa obbligatoria per milioni di turisti ogni anno. Ma in questo periodo natalizio diventa uno scenario spettacolare con tutte le sue botteghe colorate di pastori e luminarie. Purtroppo quest’anno la pandemia ha colpito duramente anche le botteghe di San Gregorio Armeno che per mesi sono state costrette a tenere abbassate le loro saracinesche. Per far fronte alla crisi tutti i commercianti hanno creato un’associazione “le botteghe di San Gregorio Armeno”, le perdite sono incalcolabili e la crisi preoccupa non poco perché l’economia di un intero anno si basa sul ricavato dei due mesi che precedono il Natale. Stradina sempre affollata dove già dal mese di ottobre si respira l’atmosfera natalizia oggi paurosamente deserta. Un gesto di fratellanza e di vicinanza da parte della regione Campania, quello di donare un presepe napoletano alla regione Lombardia, ha suscitato  indignazione in quanto l’assessora regionale lombarda Lara Magoni lo ha in un primo momento rifiutato poi viste le polemiche che ha scatenato ha cercato di minimizzare spiegando che non c’è stato nessun rifiuto ma un dirottamento verso Bergamo in quanto città più colpita dalla pandemia. Un incidente diplomatico che poteva inasprire ancor di più i rapporti tra Nord e Sud in un periodo in cui gli animi dovrebbero esser più buoni. Quest’anno nel presepe figura anche Diego Armando Maradona, omaggio al grande campione.

 

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