Ciao Pablito, campione dentro e soprattutto fuori dal campo

Una lunga processione di tifosi, ma anche e soprattutto di persone semplici, ieri aveva reso l’ultimo omaggio a Paolo Rossi, il cui feretro era giunto da Siena. Come camera ardente il prato dello Stadio Romeo Menti.
Oggi c’è stato l’ultimo addio. Una grande folle, nonostante le misure di prevenzione del covid-19, ha sostato esterno della Cattedrale di Santa Maria Annunciata, segno dell’affetto e del rispetto per il calciatore ma soprattutto per l’uomo.
Durante la sua vita Pablito ha sempre avuto il sorriso sulle labbra. Mai una polemica o una parola fuori posto. Non ha mai cercato di apparire, sempre stato lineare nella sua immensa modestia.
All’uscita dalla Cattedrale progetta dal Palladio, il feretro di Paolo Rossi è stato portato a spalla oltre che dal figlio Alessandro, dai suoi compagni del mondiale dell’82. Un segno del rispetto per l’uomo ma principalmente per l’amico che li ha lasciati troppo presto.
Virtualmente, nell’accompagnare il feretro, in quegli istanti c’era tutta l’Italia.