Juventus conferma l’avviso di garanzia a Paratici

In merito agli sviluppi odierni del caso “Suarez”, la Juventus conferma che in data odierna è stata notificata a Fabio Paratici l’informazione di garanzia di garanzia per il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia relativo all’articolo 371 bis c.p. (reato di false informazioni rese al PM).
La Società bianconera ribadisce con forza la correttezza dell’operato di Paratici e confida che le indagini in corso contribuiranno a chiarire la sua posizione del suo dirigente in tempi ragionevoli.
Secondo quanto si è ulteriormente appreso e da riportato nell’ordinanza del gip Frabotta, le indagini “hanno fatto emergere ipotesi (invero tuttora al vaglio degli inquirenti) di false dichiarazioni al pm rese dagli avvocati Chiappero e Turco e dal dirigente Paratici in occasione delle audizioni presso la procura di Perugia”.
Emergerebbe anche una telefonata del dirigente bianconero che contattò il ministro dei Trasporti Paola de Micheli, sua amica di infanzia, “per velocizzare la pratica ministeriale di riconoscimento della cittadinanza italiana” nei confronti del calciatore per un periodo nel mirino della società. Secondo quanto accertato dagli inquirenti il ministro a diede a Paratici il contatto del capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi, come lei stessa “ha ammesso”.
In serata in una nota il ministro De Micheli, ha dicharato di essere stata sentita dai magistrati in qualità di persona informata sui fatti: “Lo scorso settembre, il mio amico d’infanzia Fabio Paratici, originario della mia stessa città, mi ha chiesto informazioni su come completare il riconoscimento della cittadinanza italiana di Suárez. Io ho dunque chiamato il capo di gabinetto del ministero del’Interno Bruno Frattasi, anticipandogli che un dirigente della Juventus lo avrebbe contattato per avere informazioni. Ogni racconto differente da quanto detto è pura strumentalizzazione” ha concluso la De Micheli.