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Alla vigilia della stagione 2020-2021 il mondo mediatico si sarebbe aspettato una Juventus, la grandissima dominatrice degli ultimi nove anni, favorita per la conquista dell’ennesimo scudetto, con l’Inter principale antagonista in continua lotta per salire in vetta al campionato. La stagione tanto attesa ha presto assunto una fisionomia anomala, inaspettata, piena di imprevisti a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 che ha imposto alle squadre di disputare le gare a porte chiuse, con tribune vuote e sorde, in campi quasi spettrali. Eppure, nonostante tutte le precauzioni prese, in più occasioni molti giocatori sono stati costretti a dare forfait per l’esito positivo del tampone a cui puntualmente venivano sottoposti prima di ogni partita.

In questa atmosfera così surreale, contro tutti e tutto, dopo solo otto giornate di campionato, il diavoletto milanista conquista la vetta della classifica ottenendo ben sei vittorie e due pareggi. All’interno dell’ambiente rossonero però si respira un po’ di sano scetticismo se si nomina la parola scudetto poiché mancano ancora 30 giornate alla conclusione della stagione. Inoltre, la squadra di Pioli, impegnata anche in Europa League rischia di arrivare esausta a fine stagione, considerando anche che l’obiettivo iniziale del Milan era di riuscire ad entrare tra i primi quattro posti, risultato che significherebbe la realizzazione di un sogno chiamato Champions League dopo sei lunghissimi anni d’attesa. Nonostante queste perplessità la squadra di Milano con l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic e l’arrivo di Stefano Pioli in panchina (subentrato a Marco Giampaolo) nella scorsa stagione ha dimostrato che le qualità dei singoli non mancano; il gioco intelligente e la famosa mentalità vincente ha reso il Milan più aggressivo, come non si vedeva dall’ultimo scudetto conquistato nel 2011 firmato Massimiliano Allegri.

Il Milan sta svolgendo partite sontuose, di carattere, cosa che non succedeva in passato. Dopo tanti anni di cambi di dirigenza, di allenatori esonerati, di giocatori probabilmente non all’altezza della maglia che indossavano, la squadra rossonera sembra aver ritrovato carattere, con partite sontuose e ben organizzate, dove ognuno in campo risponde al proprio ruolo, sa come muoversi e cosa deve fare per portare a casa risultati soddisfacenti. Non sarà mai il Milan di Van Basten e Gullit ma questa squadra finalmente si diverte e fa divertire.

Quanto tempo durerà questa striscia positiva? Per quanto tempo i rossoneri continueranno a guardare le altre squadre dall’alto in basso? Veramente essi potranno vincere lo scudetto? Solamente il tempo ci dirà se abbiamo ragione. Oggi gli uomini del tecnico Pioli si trovano in una posizione favorevole in classifica. Pertanto, hanno non solo il diritto, ma anche il dovere di crederci fino alla fine. Il diavolo rossonero è tornato agguerrito e sognare, in fondo, non costa nulla.

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