L’Italrugby viene pesantemente sconfitta allo Stade de France dalla giovane Francia. Un passo indietro

Mai come questa volta l’Italia del rugby aveva possibilità di tornare a vincere una partita in competizioni ufficiali togliere dopo 4 anni, facilitati del fatto che i Blues non potevano schierare la miglior formazione, in base ad un accordo tra LNR e FFR e che quindi erano costretti a far giocare seconde o anche terze scelte.
Purtroppo anche questo treno è passato invano e la possibilità è stata sprecata. Sono stati di fatto azzerati i vari steep positivi costruiti ed ottenuti nelle recenti partite. Il passo indietro con la Francia è stato solo uno degli aspetti negativi del match.
Si parte subito in salita con la Francia che già al 2′ minuto centra i pali con un punizione di Jalibert. Dopo una iniziale titubanza l’Italia pare iniziare a giocare. Un gioco che alla fine è risultato monotematico, basato molto sul gioco al piede, che ha fruttato molto di più alla Francia che agli azzurri. Non c’è stato, ad un certo punto del match, un cambio di strategia e ciò è grave a determinati livelli.
All’8′, con la prima mischia della partita, causata da un avanti di Violi, il pacchetto azzurro, seppur meno pesante, appare performante, tanto da conquistare un penalty per un fallo di Neti, che consente a Garbisi di risalire nei 22 della Francia.
Al 13′, dopo una lunga fase di calci nella metà campo avversaria, simile ad una partita di ping pong, vinti in maniera abbastanza regolare dalla Francia (grazie all’intelligenza tattica ed alla precisione di Brice Dulin), arriva un brutto errore di Trulla, che spedisce direttamente fuori un calcio appena oltre i propri 22. Errori di questo genere si sono più volte ripetuti in casa Italia, anche con il cambio di interpreti ed alla fine sono costati caro.
Di positivo, nel primo tempo, l’incisività con il gioco alla mano, e la vittoria (spesso) degli impatti contro i francesi.
Al 26′ dopo una lunga azione multifase, anche con spunti di qualità, l’Italia riesce ad andare in meta. Marco Zanon riesce a battere un paio di avversari in velocità e consente all’Italia di entrare nei 22 avversari. Anche grazie alle cariche avanzanti di Steyn, Zilocchi e Mbandà, l’ovale arriva nelle mani di Paolo Garbisi che corre verso la meta, evita il placcaggio di Mauvaka e consegna la palla a Carlo Canna, che realizza la meta che porta l’Italia sul 5-3 (mancata trasformazione di Garbisi).
Gli azzurri ora sono in partita. Al 30′ conquistano un calcio di punizione con il quale arrivano sulla linea dei 22. Con la rimessa arrivano ai 5 metri ma alla fine ma la palla tenuta vanifica l’azione Al 34′, nel gioco tattico al piede (nota dolente della serata), errore grave di Garbisi, che calcia direttamente fuori, eseguendo però il calcio di poco fuori dai 22. Si torna sul punto per una rimessa laterale a favore dei transalpini. Alla fine è Trulla a sventare il pericolo di una apertura al piede, annullando il gioco. L’azzurro nelle circostanza è costretto a portare la palla dentro l’area di meta per cui l’arbitro, Nigel Owens, comanda una mischia sui 5 metri che si rivelerà letale. L’uscita della palla dalla mischia da parte dei Blues, porta alla carica di Danty che abbatte sia Garbisi che Trulla e va oltre la limnea di meta senza problemi, con Jalibert che trasforma per il 10 a 5, che sarà anche il punteggio finale del primo tempo.
Una ripresa con gli azzurri che sembrano trasformati, ma in negativo.
Al 52′ la svolta della partita, con gli azzurri che restano in 14 per 10′, per un cartellino giallo comminato con eccessivo zelo da Owens a Jacopo Trulla, per un in avanti a seguito di un tentativo di intercetto.
Da questo momento in poi c’è solo la Francia che vuole assolutamente capitalizzare l’uomo in più, riuscendoci.
Al 56′ dopo un lancio dalla touche, è Pesenti che sporca la palla e Villiere si fionda nel buco centrale della difesa azzurra mal posizionata e con una accelerazione bruciante va indisturbato oltre la linea di meta, con Jalibert che trasforma per il 17 a 5. Al 59′, Violi interviene su Thomas in ritardo, dopo che il francese si era già liberato: penalty anche in questo caso letale agli azzurri, con i francesi che si portano prima dentro i nostri 22, poi con la rimessa danno vita ad un drive incontenibile che porta Serin a realizzare (trasformazione di Jalibert) e punteggio di 24 a 5.
Purtroppo piove su bagnato e al 61′ la Francia va ancora in meta Thomas (29 a 5). A tempo scaduto i transalpini vanno in meta per la quinta volta con Macalou e la trasformazione di Carbonel fissa il punteggio finale sul 36 a 5.
Un risultato pesante per l’Italia, dopo una sufficienza stiracchiata nel primo tempo si è poi rivelata deludente, poco incisiva in attacco, con una gestione ed una esecuzione del gioco tattico al piede a dir poco rivedibile. A ciò va aggiunta l’indisciplina nella ripresa. Un netto passo indietro rispetto alla buona prova contro la Scozia.
Con i 5 punti conquistati contro l’Italia la Francia, sabato prossimo, volerà a Twickenahm per affrontare l’Inghilterra nella finale dell’Autumn Nations Cup.
L’Italia giocherà con il Galles la finale per il 5° e 6° posto.
Francia v Italia 36-5
Marcatori: p.t. 3’ cp. Jalibert (3-0); 26’ m. Canna (3-5); 36’ m. Danty tr. Jalibert (10-5); s.t. 14’ m. VIlliere tr. Jalibert (17-5); 20’ m. Serin tr. Jalibert (24-5); 22’ m. Thomas (29-5); 41’ m. Macalou tr. Carbonel (36-5)
Francia: Dulin; Thomas, Barraque (29’ st. Moefana), Danty, Villiere; Jalibert (30’ st. Carbonel), Serin (cap, 30’ st. Coullioud); Jelonch, Macalou, Woki; Pesenti (34’ st. Rebbadj), Geraci (19’ st. Cazeaux); Aldegheri (12’ st. Atonio), Mauvaka (12’ st. Baubigny), Neti (12’ st. Kolingar)
all. Galthiè
Italia: Minozzi; Trulla, Zanon (12’ st. Allan), Canna (2’ st. Mori), Sperandio; Garbisi, Violi (27’ st. Varney); Steyn, Meyer, Mbandà (21’ st. Lamaro); Cannone, Lazzaroni (35’ st. Stoian); Zilocchi (21’ st. Ceccarelli), Bigi (c, 12’ st. Ghiraldini), Fischetti (21’ st. Ferrari)
all. Smith
arb. Owens
Cartellini: 12’ st. giallo Trulla
Calciatori: Jalibert (Francia) 4/5; Garbisi (Italia) 0/1
Note: esordio in Nazionale per Michele Lamaro (Azzurro 696) e Cristian Stoian (697).
Player of the match: Dulin (Francia)